evoluzioni
31 venerdì Ago 2007
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in31 venerdì Ago 2007
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in31 venerdì Ago 2007
Posted Books
inSi chiama Flatlandia ed è un foglio sottilissimo, tanto sottile da non avere proprio spessore.
E' abitato da esseri piatti che vivono nelle loro case piatte e provano i loro piatti sentimenti, beandosi della loro piattezza, che è tutta la loro vita, tutto ciò che possono piattamente concepire.
Tu li guardi dall'alto di una dimensione che loro non conoscono e non possono vedere coi loro occhi piatti, né comprendere, con le loro menti piatte.
Loro comunicano solo con i confini delle cose e delle persone e non sanno tutto il mondo che ognuno di essi racchiude dentro; e nemmeno che quel mondo dentro è collegato con il fuori nella dimensione che non conoscono.
Tu li vedi da fuori e quindi anche da dentro. Da un sopra che è anche un sotto e un tutt'intorno insieme.
Ti puoi anche divertire, se vuoi, ad affondare un dito nella loro piatta superficie, e guardarli gridare al miracolo, per l'improvvisa apparizione di un oggetto mutevole nella forma che appare e scompare senza un perché.
E, in un delirio di onnipotenza, puoi anche prenderne uno, rapirlo fuori dal (suo) tempo e fargli provare l'ebbrezza di un volo fuori dalla sua piatta dimensione: non si riprenderà mai completamente da una simile esperienza mistica.
Oppure puoi prendere tutto il foglio piatto e arrotolarlo dolcemente su se stesso… loro non si accorgeranno di niente, almeno fino a quando alla fine del loro lunghissimo cammino, non si ritroveranno al punto di partenza.
29 mercoledì Ago 2007
Posted My Family
in28 martedì Ago 2007
Posted Garda Lake
in27 lunedì Ago 2007
Posted My Family
in Sabato sera ho fatto un incontro speciale. Ho incontrato pippi calzelunghe; non l'avevo riconosciuta subito, così, senza il cavallo a pois e la sua scimmietta. Così le ho chiesto chi fosse… e lei ha cominciato a sciorinarmi la lista dei luoghi dove aveva vissuto.
Io le ho chiesto di raccontarmi la sua storia e aprendo le mani mi ha mostrato i suoi tanti cuori…
uno per ogni vita che le avevano raccontato e che avrebbe raccontato a me.
Ha ragione pippi: più di ogni altra cosa i luoghi che ci hanno accolto hanno impresso nelle nostre cellule la loro forma, i loro colori e il loro profumo. Ne portiamo la traccia nella memoria, ma spesso anche nella pelle, nei capelli e a volte nelle carni.
Ma prima ancora che venissimo modellati dallo spazio che abbiamo abitato e che ha al tempo stesso abitato le nostre sensazioni, emozioni ed esperienze, è il tempo che ha prodotto la miscela da cui ognuno di noi è scaturito.
E' sempre il tempo che crea.
E soprattutto il tempo degli altri: la catena infinita di vita, amori, ferite e stupori che trasforma il passato in un torrente cangiante di colori sapori e suoni che non si spengono mai del tutto… almeno fino a quando ci sarà qualcuno a ricordarli. E a raccontarli.
In questo fiume è bello tuffarsi e ripercorrerlo al contrario come i salmoni, che cercano di dare futuro alla vita tornando all'origine, al luogo da cui è nato tutto.
E' una corrente dove siamo al tempo stesso punto di partenza e punto di arrivo.
Per questo non mi sono sorpresa quando, chiedendole chi ero io, lei mi ha mostrato migliaia di cuori passati, quelli di coloro che mi hanno preceduto e ha cominciato a raccontarmi le loro storie.
Così stanotte mi sono persa col pensiero nel loro numero, che aumentava vertiginosamente mano a mano che mi faceva retrocedere nella storia e nelle storie, vere, sognate o immaginate, di tutti coloro dei quali porto inevitabilmente la traccia nel corpo.
E inevitabilmente nell'anima.
Ho cercato con lei nel passato le vite narrate dal vento, immaginato i racconti sussurrati davanti ai camini, finto di ascoltare le fiabe che mi raccontano ancora i volti muti di chi, pur sopravanzandomi, mi segue da sempre sui fili della mia ragnatela.
Chissà la mia storia chi la racconta
E ora allora ancora inizia un'altra storia di memorie, che non sono meno mie di quelle di coloro che mi hanno preceduto, solo mi assomigliano un po' di più
26 domenica Ago 2007
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in23 giovedì Ago 2007
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inTag
elefante, fissare, moto, movimento, nuvole, riflessione, riflesso, riflettere, specchio
oggi il tempo era così
e io, che mi ero recata, come già annunciato, al lago, non potendo prendere il sole, ne ho aproffittato per riflettere
sul lago
sul sole
che non c'era
ma soprattutto sulle nuvole e sugli elefanti
intanto lascio che a riflettere siano un po' anche gli altri:
c'è chi lo fa per nascita, chi per vocazione, chi per condanna
ma soprattutto c'è chi riflette fedelmente e chi riflettendo deforma
altrettanto fedelmente
22 mercoledì Ago 2007
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in21 martedì Ago 2007
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in20 lunedì Ago 2007
Posted Travel
inEcco l'alba della mia inaspettata partenza per il mare della Croazia
15 agosto ore sei, A4: se era prevedibile che fossero tutti quanti già in vacanza, come spiegarsi questo eccesso di zelo???
comunque, dopo aver agevolmente ottemperato al consiglio di cui sopra, questo è quello che mi ha accolto, una volta giunta a destinazione:
A questo punto ho cominciato a chiedermi dove fossero finiti tutti…. Questa meraviglia di mare si trova nei pressi di Pola…. non ci crederete ma il giorno di ferragosto su questo lembo di terra le persone nel raggio di un chilometro si potevano contare sulle dita di una mano!!!
Sono parecchi anni che mi capita di frequentare questi posti: li amo soprattutto per la possibilità di trovare angoli di pace anche nei momenti in cui sembrerebbe impossibile poterseli regalare.
Ecco qualche immagine di questo piccolo paradiso che si trova vicino all'abitato di Liznjan, appena ad ovest di Pola. Quella che si intravede sullo sfondo è l'isola di Cres.
e proprio sull'isola di Cres sono stata per la prima volta quest'anno. Singolare lingua di terra percorsa longitudinalmente da un'unica strada che corre a una quota piuttosto elevata, regalando incredibili panorami
la città di Cres, come i paesini che si rannicchiano sulle coste rocciose sono davvero incantevoli
per non parlare del mare…
e come non regalarvi un simile tramonto da quest'isola?
già piacevolmente a me noto, invece, il parco naturalistico di punta Kamenjak; si tratta della "punta dell'Istria", l'ultima propaggine, la penisola che si estende frastagliata dalla terraferma verso il mare aperto
sempre magico, il mare dell'Istria sa sorprendere con visioni quasi mistiche…
altro splendido tramonto da Kamenjak:
Ho rivisitato volentieri anche la cittadina di Rovigno, con gli scorci caratteristici dal sapore veneziano della città vecchia, il profumo della lavanda e le gallerie d'arte che si concentrano nelle strette stradine che salgono alla chiesa di Sant'Eufemia
Vi lascio infine con questi splendidi acquerelli dipinti dal pennello del sole intinto nella tavolozza del mare sulla tela del cielo